SICUREZZA SUL LAVORO IN PRESENZA DI TEMPERATURE ELEVATE

In materia di sicurezza sul lavoro in presenza di temperature elevate è intervenuta anche l’INPS che, con il messaggio n. 1856 del 3 maggio 2017anch’esso richiamato nella citata nota INL, ammette la Cassa integrazione Ordinaria quando le temperature superino i 34°, anche solo percepiti, tali da impedire lo svolgimento di lavori in luoghi in cui non è possibile ripararsi dal sole.

È anche disponibile una Guida, realizzata dall’INAIL e dal Ministero della Salute che suggerisce quali siano i buoni comportamenti da tenere quando si è costretti a stare a lavoro nonostante le temperature eccessivamente calde.


Indicazioni per il  lavoratore

  • prevenire la disidratazione (avere acqua fresca a disposizione e bere regolarmente, a prescindere dallo stimolo della sete; durante una moderata attività in condizioni moderatamente calde bere circa 1 bicchiere ogni 15 – 20 minuti);
  • indossare abiti leggeri di cotone, traspiranti, di colore chiaro, comodi, adoperando un copricapo (non lavorare a pelle nuda);
  • rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca;
  • informarsi sui sintomi a cui prestare attenzione e sulle procedure di emergenza;
  • lavorare nelle zone meno esposte al sole;
  • ridurre il ritmo di lavoro anche attraverso l’utilizzo di ausili meccanici;
  • fare interruzioni e riposarsi in luoghi freschi;
  • evitare di lavorare da soli.

 

 Indicazioni per il datore di lavoro

  • consultare il bollettino di previsione e allarme per la propria città;
  • nei giorni a elevato rischio ridurre l’attività lavorativa nelle ore più calde (dalle 14:00 alle 17:00) e programmare le attività più pesanti nelle ore più fresche della giornata;
  • garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro;
  • inserire un programma di acclimatamento graduale e prevedere un programma di turnazione per limitare l’esposizione dei lavoratori;
  • aumentare la frequenza delle pause di recupero, invitare i lavoratori a rispettarle;
  • mettere a disposizione dei lavoratori luoghi climatizzati in cui trascorrere le pause di interruzione del lavoro;
  • mettere a disposizione idonei dispositivi di protezione individuali (DPI) e indumenti protettivi;
  • prima dell’estate informare e formare i lavoratori sui rischi correlati al caldo;
  • promuovere un reciproco controllo tra lavoratori;
  • procedure che individuino i criteri per definire l’entità del rischio quotidianamente.